Il DL. 116/2025, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’8 agosto, interviene su diverse norme penali connesse alla tutela dell’ambiente.
Il provvedimento porta a una stretta sugli illeciti relativi alla normativa sui rifiuti, al fine di contrastare i reati ambientali e tutelare ambiente e salute pubblica. Oltre a modificare le sanzioni previste dal Testo Unico Ambientale, il decreto-legge interviene sul Codice penale e di procedura penale, sul Codice antimafia, sul Codice della strada e sulla legge 231 in materia di reati ambientali.
In particolare, le disposizioni contenute nel decreto includono:
- L’inasprimento delle pene per l’abbandono e la gestione non autorizzata dei rifiuti, prevedendo anche la possibilità di sospendere la patente del trasportatore, disporre il fermo del veicolo e di escludere o cancellare il trasportatore dall’albo.
- Sanzioni più alte per violazioni che mettono a rischio gli ecosistemi e la popolazione o commessi in siti da bonificare.
- L’introduzione della possibilità di arresto in flagranza in differita, tramite utilizzo di sistemi di videosorveglianza, per i reati di disastro ambientale e traffico illecito di rifiuti. La contestazione in differita riguarda anche l’abbandono di rifiuti da fumo e di piccoli oggetti come scontrini.
- Lo stanziamento di 15 milioni di euro per il 2025 per finanziare la rimozione dei rifiuti e le attività di bonifica.