In Italia, il registro dei titolari effettivi resta ancora sospeso. Ad un anno dalla prima sopensione, la sua efficacia è stata sempre impedita subendo continui rinvii.
Precedentemente, il 17 maggio 2024, il Consiglio di Stato aveva sospeso l’esecutività delle sentenze Tar del Lazio del 9 aprile, che avevano annullato la normativa sul registro.
Di conseguenza, sia il decreto di attuazione dei registri sia gli obblighi di titolarità effettiva sonostati sospesi fino a nuove decisioni, con udienze programmate il 19 settembre 2024.
Da ultimo il Consiglio di Stato, il 15 ottobre 2024, ha emsso due ordinanze che sospendono l’efficacia dei provvedimenti nazionali in merito al registro, in attesa che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si pronunci sulle questioni peegiudiziali che le sono state rimesse. Questioni pregiudiziali riuardanti la corretta applicazione delle normative europee sull’anti-riciclaggio nel contesto italiano.
Non resta dunque che attendere la pronuncia della Corte di Giustizia per decidere quale sarà il futuro del Registro dei titolari effettivi.
Tale registro è fondamentale per garantire trasparenza sulla effetiva proprietà delle società, ed evitare fenomeni di riciclaggio vietati dalle normative europee.