Tfr: cos’è, come si calcola e come viene tassato.
Il trattamento di fine rapporto ( TFR) è un elemento della retribuzione, laa cui erogazione è differita al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
Come si calcola il TFR?
Il calcolo per la determinazione del TFR è costituito dalla somma di tutti gli elementi retributivi, compreso l’equivalente delle prestazioni in natura, corrisposti in dipendenza del rapporto di lavoro a titolo non occasionale e con la sola esclusione di quanto corrisposto a titolo di rimborso spese (2120 c.c).
Nel calcolo della retribuzione annua utile al TFR, rientrano i seguenti elementi:
– superminimo o ad personam;
– superminimi collettivi;
– elemento distinto della retribuzione (Edr);
– indennità di mensa;
– maggiorazioni contrattuali per lavorazioni o orari disagiati (fatte salve diverse previsioni contrattuali);
– straordinari forfetari e maggiorazioni di turno;
– altri elementi corrisposti mensilmente, quali premi presenza, indennità di cassa;
– elementi con corresponsione periodica ricorrente (bonus, premi di rendimento, incentivazioni, partecipazioni agli utili, provvigioni);
– compenso per lavoro straordinario prestato con continuità e non occasionalmente;
– tredicesima mensilità e gratifica natalizia;
– altre mensilità aggiuntive previste dalla contrattazione collettiva;
– importi per festività non godute;
– indennità sostitutiva del preavviso;
– contributi a carico del datore di lavoro versati a favore di fondi pensionistici integrativi individuali o collettivi (solo per il periodo antecedente al 28 aprile 1993 – D.Lgs. n. 124/1993);
– premi per polizze stipulate dal datore di lavoro in favore del lavoratore.
Restano voci escluse dal computo del TFR
– rimborsi spese analitici;
– indennità chilometriche per l’utilizzo di veicoli personali per scopi aziendali;
– indennità di trasferta;
– una tantum occasionali;
– compenso per lavoro straordinario prestato occasionalmente;
– altre liberalità corrisposte a carattere non ricorrente;
– borse di studio erogate a figli dei dipendenti;
– somme corrisposte in seguito a conciliazioni e/o pronunce giudiziali a titolo di risarcimento;
– contributi a carico del datore di lavoro versati a favore di fondi pensionistici integrativi individuali o collettivi (solo per il periodo successivo al 28 aprile 1993 – D.Lgs. n. 124/1993);
– contributi a carico del datore di lavoro versati a fondi assistenziali integrativi.
Tassazione del Tfr
Il primo aspetto da considerare è che il calcolo della tassazione applicata al TFR differisce a seconda che il lavoratore opti per:
- Lasciare il TFR in azienda
- Destinare il TFR a un fondo pensione
- Richiedere l’anticipo del TFR
Come calcolare la tassazione per il TFR
Per calcolare la tassazione del TFR dovrai, in primo luogo, calcolare il trattamento di fine rapporto partendo dalla retribuzione annua lorda (RAL) e dividendola per 13,5.
Ricordiamo che, in generale, la retribuzione annua include numerose voci da aggiungere allo stipendio base, tra cui:
- Straordinari
- Premi produzione
- Festività e ferie non godute
- Lavoro festivo e notturno.
Mentre non rientrano:
- I rimborsi
- I compensi occasionali.
È sempre bene verificare quanto previsto nel CCNL poiché alcune voci potrebbero non rientrare nel calcolo del TFR netto.
Ogni anno la cifra accantonata va rivalutata tenendo presente l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie e gli operai dell’anno precedente fornito dall’ISTAT, rivalutato a sua volta del 75%. L’importo ottenuto infine va ulteriormente rivalutato aggiungendo l’1,5% alla cifra ottenuta.
Calcolo tassazione TFR in azienda
L’importo ottenuto non corrisponde alla cifra effettiva che dovrai accantonare per il lavoratore.
Come datore di lavoro, infatti, sei tenuto a trattenere provvisoriamente le imposte, le quali poi verranno liquidate definitivamente dall’Agenzia delle Entrate al termine del rapporto di lavoro.
Per capire la tassazione da applicare all’importo lordo del TFR è necessario determinare: la base imponibile, il reddito e le aliquote medie, quindi detrarre l’imposta IRPEF.
Dovrai quindi determinare le aliquote IRPEF partendo dal TFR lordo e tenendo presente che la base imponibile è del:
- 23% fino a 15.000 euro
- 27% da 15.000 a 28.000 euro
- 38% da 28.000 a 55.000 euro
- 41% da 55.000 a 75.000 euro
- 43% per basi imponibili superiori.
E non è tutto: come riportato all’articolo 17 del TIUR la tassazione è separata. Ciò vuol dire che dovrai considerare anno per anno la base imponibile da applicare e non fare riferimento alla sola ultima retribuzione annuale corrisposta.
Calcolo tassazione TFR fondo pensione
Come anticipato il TFR può essere utilizzato dal lavoratore per godere di una pensione più elevata una volta giunto il momento. In questo caso il trattamento fiscale è diverso rispetto a lasciare il TFR in azienda. La tassazione risulta meno elevata e variabile dal 9% al 15%.
L’aliquota è determinata sulla base del numero di anni d’iscrizione al fondo di previdenza. Bisogna tener presente però che l’aliquota inizia progressivamente a essere inferiore del 15% solo dopo 15 anni di lavoro dello 0,3% annuo.
Oltre la tassazione suddetta, però, il lavoratore deve considerare che dovrà anche pagare la tassazione derivante dai rendimenti del fondo. Questa è pari al 12,5% per quanto riguarda i Titoli di Stato e varia dal 20 al 26% sui rendimenti ottenuti da altre forme d’investimento.
Come datore di lavoro o responsabile delle risorse umane, qualora l’azienda abbia meno di 50 dipendenti, beneficiare di TFR accantonati come fondo pensione è un vantaggio poiché potrai utilizzare le risorse per autofinanziare l’attività. Il vantaggio non è presente qualora i dipendenti siano più di 50, poiché i fondi sono da versare alla Tesoreria dell’INPS.
Calcolo tassazione del TFR richiesto in anticipo
Il calcolo della tassazione per il TFR richiesto in anticipo prevede che, come datore, dovrai trattenere l’imposta determinata a seconda dell’aliquota IRPEF in cui ricade il lavoratore. Dovrai poi versare la trattenuta all’Agenzia delle Entrate compilando il modello F24.
Sullo stato patrimoniale, l’importo va allocato alla voce “Crediti verso altri”. Similmente al trattamento di fine rapporto classico, la tassazione è determinata secondo il principio della tassazione separata, il quale permette di ottenere l’aliquota media imponibile.
Tassazione separata TFR: come funziona?
Come anticipato, il TFR erogato a fine rapporto di lavoro o in anticipo è soggetto al meccanismo della tassazione separata. Le norme che regolano il funzionamento della tassazione da applicare sono contenute nel Testo Unico delle Imposte sui Redditi, agli articoli 17 e 19.
Includere il TFR nella tassazione separata permette ai lavoratori di non pagare più tasse rispetto agli anni precedenti. Se il TFR fosse stato incluso nella tassazione ordinaria, l’ex dipendente avrebbe rischiato di generare un reddito tale da portarlo a uno scaglione IRPEF superiore con il rischio di dover pagare fino al 43% di tasse sul totale del reddito generato.
Il meccanismo della tassazione separata viene incontro ai lavoratori che quindi possono così beneficiare di quasi l’intero TFR ricevuto. Nello specifico per calcolare le tasse da pagare bisogna:
- Calcolare l’importo lordo di TFR anticipato
- Dividere l’importo per gli anni lavorati
- Moltiplicare il risultato per 12
Il risultato è il reddito annuale. Da questo il lavoratore deve calcolare l’importo di tasse da pagare. Bisogna inoltre pagare l’11% delle imposte previste solo nel caso in cui il TFR sia stato erogato mediante la formula dell’anticipo. L’11% tuttavia può ridursi dello 0.30% per ogni anno successivo al 15esimo in cui il lavoratore ha versato contributi a enti per la previdenza complementare fino a un limite massimo del 9%.