Gli Enti de terzo settore (ETS), per loro caratteristiche morfologiche, sono costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale (AIG) in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi.
Ulteriori attività ammissibili per gli ETS sono rappresentate dalle attività diverse (AD) il cui esercizio è subordinato alla loro previsione nell’atto costitutivo o nello statuto e sono svolte in forma secondaria e strumentale rispetto alle AIG, secondo criteri e limiti definiti dal DM 19 maggio 2021 nonché dalle attività di raccolta fondi ex DLgs. 117/2017.
Tra gli aspetti di novità introdotti dal Codice del Terzo settore (DLgs. 117/2017) si menziona la possibilità per gli enti di mantenere l’iscrizione al RUNTS e, conseguentemente, la qualifica di ETS anche in caso di esercizio prevalente di attività commerciale.
Tuttavia, hanno in questo caso da soddisfare “obblighi pubblicitari e di trasparenza ulteriori”.
Dalla lettura dell’art. 87, vente a oggetto gli obblighi di tenuta e conservazione delle scritture contabili di “carattere fiscale” degli ETS, viene sancito al comma 1 lett. b) l’obbligo di tenere le scritture contabili ex. art. 18 del DPR 600/73 in relazione all’insieme delle attività di interesse generale, attività diverse di raccolte fondi svolte con modalità commerciali.
Accanto all’iscrizione al RUNTS, gli ETS che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale sono soggetti all’obbligo dell’iscrizione nel Registro delle imprese.
La riqualificazione dell’ETS in forma di ente commerciale comporterà, inoltre, l’applicazione di un regime di tassazione ordinario ai fini IVA e delle imposte dirette, con conseguente inclusione nella base imponibile IRES delle contribuzioni provenienti dalla Pubblica Amministrazione nell’ambito delle attività convenzionali ovvero corrisposte a titolo di rimborso spese, a fondo perduto fino alle mere erogazioni liberali ricevute da imprese, altri ENC e privati trattandosi, per l’appunto, di un soggetto avente natura “commerciale” ai sensi dell’art. 73 comma 1 lett. b) del TUIR.
Gli amministratori dovranno prendersi cura dell’esplicitazione in sede di bilancio annuale del carattere secondario e strumentale delle attività diverse rispetto alle attività di interesse generale, nonché della redazione e pubblicazione del bilancio sociale e a pubblicazione e aggiornamento nel proprio sito internet o nel sito internet della propria rete associativa degli eventuali emolumenti, compensi o corrispettivi a qualsiasi titolo attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti nonché agli associati.